Articolo Resto del Carlino del 4 /05/2023

A scuola di legalità  ’Noi contro le mafie’  sbarca alle elementari  "Fate come Livatino"

A scuola di legalità ’Noi contro le mafie’ sbarca alle elementari “Fate come Livatino”

“Mio zio, Giuseppe Rechichi, vicepreside di un istituito magistrale a Polistena, fu ucciso per sbaglio il 4 marzo 1987 da una pallottola vagante. Ogni anno il suo nome viene gridato ad alta voce durante la Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera”. A scandire queste parole è una bambina di quinta elementare: così ha descritto ai compagni la tragica fine del parente ammazzato per errore a 48 anni, in provincia di Reggio Calabria. Un’altra bambina ha ripercorso l’impegno civico del nonno: “Fece il giudice popolare nel processo sulla morte del giudice Rosario Livatino”. La piccola è originaria di Canicattì, il paese in provincia di Agrigento in cui nacque il magistrato ucciso dalla Stidda nel 1990: spontaneo l’abbraccio con Marilisa Della Monica, giornalista della città siciliana che ha scritto i testi di un libro a fumetti dedicato a Livatino. Sono stati i momenti più intensi di un incontro che il Festival ‘Noi contro le mafie’ ha voluto dedicare agli allievi delle elementari. Della Monica è stata protagonista dell’iniziativa organizzata sabato nell’istituto scolastico di Bagno (in via Lasagni), “unica scuola primaria in tutta provincia – spiega Rosa Frammartino, responsabile del settore educativo del Festival – scelta per un evento che mira a sviluppare la cultura della legalità nei più piccoli”. Tre classi quinte – due della scuola ‘Boiardo’ di Bagno, una della scuola ‘IV Novembre’ di Gavasseto’ – hanno trascorso la mattina approfondendo la figura di Livatino attraverso le spiegazioni di Della Monica, che ha risposto alle domande di Alessandra Codeluppi, giornalista del,Carlino. “L’incontro è stato il coronamento di un lavoro didattico-pegagogico fatto dai bambini insieme agli insegnanti”, spiega la dirigente dell’istituito comprensivo ‘Einstein’ Donatella Martinisi. Il consigliere comunale Palmina Perri ha portato il saluto del sindaco Luca Vecchi e degli assessori alla Scuola Raffaella Curioni e alla Legalità Nicola Tria. Della Monica ha ripercorso la storia di Livatino, magistrato integerrimo poi proclamato beato dalla Chiesa. Prendendo spunto dalla sua storia ha invitato i più piccoli a dire no al bullismo. Tante le mani alzate, quando ha chiesto agli allievi se avrebbero aiutato un compagno picchiato da altri: “Livatino disse che alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili. Voi lo sarete se, dopo aver alzato oggi la mano, un giorno aiuterete davvero qualcuno in difficoltà”.